Il procuratore capo: "Il giovane era lucido e chiaro nella ricostruzione dei fatti, non è un soggetto psichiatrico"

"L'ho ammazzata perché premeva per mettere in atto l'uccisione di tutta la mia famiglia": così avrebbe detto agli inquirenti, alla presenza del proprio legale, il diciassettenne sottoposto da mercoledì 13 settembre a fermo per l'omicidio volontario di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia il cui cadavere è stato trovato, sepolto dalle pietre, a 11 giorni dalla sua scomparsa. La stessa versione è stata fornita anche dal padre del ragazzo a Chi l'ha visto: Noemi avrebbe voluto uccidere la famiglia del suo fidanzatino.

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