Lo riconosce per la prima volta una sentenza di un tribunale: c'è un legame tra l'uso scorretto del cellulare e il tumore al cervello. I giudici di Ivrea hanno condannato l'Inail a pagare un vitalizio da malattia professionale al dipendente di una grande azienda di telefonia cui è stata diagnosticata la malattia, benigna ma invalidante: per 15 anni l'uomo ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni. Il tribunale ha riconosciuto un danno biologico del 23% dovuto alle onde elettromagnetiche del telefonino.
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