La cancelliera tedesca condanna lo stop Usa ai rifugiati

"La necessaria, decisiva guerra contro il terrorismo non giustifica il fatto che alcune persone vengano poste sotto un sospetto generalizzato sulla base della loro provenienza o di una religione specifica". Ne è convinta la cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo quanto riferito dal portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, al Der Spiegel. Merkel si è scagliata contro la decisione del presidente americano Donald Trump di vietare l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini e rifugiati provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana. Il governo tedesco "valuterà ora quali conseguenze hanno le misure adottate dall'amministrazione americana sui cittadini tedeschi con doppia nazionalità", ha spiegato il portavoce del governo. La cancelliera tedesca avrebbe criticato questa misura nel corso della telefonata avuta ieri con Trump. Nel colloquio Merkel avrebbe ricordato al presidente che la Convenzione di Ginevra prevede che la comunità internazionale accolga i profughi in fuga dalle guerre per motivi umanitari. Tra i cittadini tedeschi colpiti, cita Der Spiegel, vi sarebbe anche il vicepresidente del gruppo dei deputati atlantisti del Bundestag, Omig Nouripour, di origine iraniana. Nouripour è tra le decine di migliaia di tedeschi con doppia nazionalità che secondo il decreto di Trump non possono recarsi negli Stati Uniti temporaneamente. 

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