Impiegati nelle operazioni di salvataggio circa 60 soccorritori

Tutti evacuati i passeggeri della cabinovia Plan Maison – Cime bianche laghi nel comprensorio di Cervinia (Aosta),  rimasta bloccata a causa del forte vento.  Si è concluso nella tarda serata di ieri l' intervento di evacuazione di chi era a bordo iniziato nel pomeriggio dopo le 16,30. Sono state portate a terra tutte le 157 persone che erano sull'impianto,  25 le cabine coinvolte (capienza da 12 persone ciascuna).  "La telecabina a 12 posti Plan Maison – Cime bianche laghi nel comprensorio di Cervinia (Aosta) è ferma per un guasto. Abbiamo attivato tutte le procedure di emergenza e nessuno è in pericolo", ha fatto sapere nel pomeriggio su Twitter cervinia.it (Cervino spa).

 

 

"Sono iniziate le operazioni di recupero delle persone bloccate nella cabinovia Plan Maison – Cime bianche laghi, nel comprensorio di Cervinia (Aosta). La cabinovia è ferma e alcuni passeggeri sono già stati portati a terra e presi in consegna  dai mezzi battipista", ha dichiarato intorno alle 16.30 il presidente del soccorso alpino della Valle d'Aosta Adriano Favre.

 

"Poche decine di guide e soccorritori al lavoro stanno operando supportati dalla guardia finanza. La situazione è sotto controllo, ma le operazioni richiedono ancora tempo. Siamo fra i 2300 metri fino ai 2800. Le temperature sono rigide, ma la situazione è sotto controllo", ha spiegato Favre a Rainews24.

 

Grazie ad una temporanea riduzione dell'intensità del vento, è stato impiegato nelle operazioni di evacuazione anche l'elicottero di Air Zermatt, abilitato al volo notturno. "Non destano particolare preoccupazione le condizioni meteo, grazie alle temperature di poco sotto lo zero termico. Oltre all'elicottero svizzero sono impiegati complessivamente circa 60 soccorritori (Protezione civile, il Soccorso Alpino valdostano, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco con il 'Gruppo fari' per l'illuminazione, il Soccorso sanitario 118 con tre ambulanze, cinque medici e Nucleo Psicologi dell'emergenza, Corpo forestale della Valle d'Aosta, Croce Rossa Italiana, Volontari di Protezione civile, VVf e 118, personale delle Funivie di Breuil-Cervinia e Forze dell'Ordine)", aveva comunicato il soccorso alpino valdostano.

"E' importante sottolineare che il 12 dicembre scorso è stato approvato dal Comitato regionale di Protezione civile il Piano di intervento per le emergenze sugli impianti a fune – spiega il Capo della protezione civile della Valle d'Aosta, Silvano Meroi – e questo evento ci ha messo nelle condizioni di applicare le procedure e di verificarne l'effettiva validità e operatività. Inoltre le emergenze sugli impianti a fune sono oggetto anche di esercitazioni periodiche in collaborazione con il personale degl impianti stessi. L'ultima, in termini di tempo, si è svolta nel mese di settembre".

 

"L'intervento che ha dimostrato la forte sinergia tra tutte le componenti del Sistema di Protezione civile regionale e le Forze dell'ordine – conclude  Meroi – si è avvalso anche della preziosa collaborazione di tre squadre di soccorritori svizzeri, elitrasportati da Zermatt".
 

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