L'incubo per la giovane era iniziato il giorno in cui aveva deciso di interrompere la relazione con il 25enne

Aveva aggredito la ex compagna e la sorella gemella di lei, minacciandole con un coltello e un taglierino dopo aver sfondato la porta di casa. Arrestato in flagranza lo scorso 27 maggio, oggi per il 25enne di nazionalità albanese si sono aperte le porte del carcere. Sono stati i carabinieri di Samarate (Varese), comune di residenza del giovane, operaio con piccoli precedenti per reati contro il patrimonio, ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Busto Arsizio. E per la ex è terminato un incubo iniziato il giorno in cui aveva deciso di interrompere la loro relazione. Quel 27 maggio lei e la sorella gemella si erano dovute barricare in casa per sfuggire alle angherie dell'uomo che, presa a spintoni la porta d'ingresso, l'ha buttata giù ed è entrato nell'appartamento.

Le due ragazze erano riuscite a dare l'allarme ai carabinieri, rifugiandosi in camera da letto e chiudendosi dentro a chiave. Il 25enne, con in mano un coltello e un taglierino, era riuscito a sfondare anche la porta della camera. In quel momento i militari dell'Arma erano intervenuti evitando il peggio. Bloccato in flagranza per stalking e porto abusivo di arma bianca, l'arresto ai domiciliari era stato convalidato poche ore dopo. Ma le sue dichiarazioni rese in interrogatorio non hanno soddisfatto il giudice che, nelle scorse ore, ha deciso di metterlo in carcere.

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