I dati sono ora sotto l'analisi degli inquirenti italiani
La sera in cui Giulio Regeni scomparve, il 25 gennaio scorso, da un numero di telefono inglese partirono tre sms diretti ad altrettante utenze egiziane che erano situate nel quartiere dove il ricercatore friulano viveva e venne preso prima di essere torturato e ucciso. Lo si apprende da fonti giudiziarie che sottolineano come le indagini sui dati delle celle arrivati dall'Egitto siano ancora in corso.
Dagli stessi dati emergerebbe anche che, la notte del 3 febbraio, sempre da un numero presumibilmente inglese sarebbe arrivato un sms diretto a un cellulare situato nella zona in cui di lì a poco sarebbe stato ritrovato il corpo di Giulio, alla periferia del Cairo, vicino alla strada che collega la capitale egiziana ad Alessandria. I dati sono ora sotto l'analisi degli inquirenti italiani e potrebbero dare origine a spunti utili per le indagini sull'uccisione del giovane.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata