Milano, 10 dic. (LaPresse) – A Pomeriggio 5 Barbara d’Urso affronta il caso dell’arresto per furto di Loris Gozi, il supertestimone nel caso di Roberta Ragusa, la donna di 45 anni scomparsa da Gello di San Giuliano Terme, nel Pisano, nel gennaio del 2012. Antonio Logli, il marito di Roberta, è stato proprio incastrato dalle testimonianze di Gozi.
Gozi è appena stato arrestato perché nella sua macchina è stato trovato un computer rubato nel 2008 e ora dovrà scontare una pena di tre anni, anche se il pubblico ministero aveva chiesto otto mesi. In collegamento con la d’Urso c’è Anita, moglie di Gozi.
“Mio marito ha subito un’ingiustizia, non è giusto che sia in carcere – dichiara la donna – è l’unico furto che ha fatto nella sua vita e non è giusto che sia punito così tanti anni dopo”.
“Giusto che ci siano gli sconti di pena per chi uccide un bambino o una mamma – si chiede la d’Urso – e non deve esserci per chi ruba un computer? Io credo nella giustizia, ma la burocrazia della legge italiana forse prevede un minimo di ricorso”.
“Sono tre giorni che mio marito non mangia e non beve, è distrutto e disperato, mi ha chiesto di chiedere aiuto a tutti per un lavoro – riprende la parola la moglie di Gozi – Lui vuole pagare la sua pena ma in un altro modo. Siamo stati abbandonati da tutti, io ci ho messo tre anni per trovare un lavoro. Aver testimoniato ci ha portato solo problemi”.
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