Milano, 10 dic. (LaPresse) – “Ci sono alcune leggende sugli ispettori delle Guide Michelin. Gli ispettori è vero che operano in forma anonima, ma non per sadico piacere di cogliere di sorpresa lo chef, ma perché gli chef, sapendo che ci sono loro in sala, si potrebbero sentire sotto giudizio e magari non lavorare al loro meglio”. Lo ha detto Marco Do, direttore comunicazione di Michelin Italia, alla presentazione della Guida Michelin 2016 di stamattina al Mercedes Benz Center di via Daimler a Milano.

“Gli ispettori sono tutti dipendenti Michelin, stipendiati dalla Michelin per fare gli ispettori – continua Do – e rendono conto nelle loro valutazioni esclusivamente a Michelin, per avere piena indipendenza di giudizio”.

“La Guida, per quelli di Michelin – spiega Do -, è ciò che era nel 1900, ovvero uno strumento pratico e utile per chi viaggia. Con le stelle Michelin si prende un impegno forte e serio nei confronti del viaggiatore, le diamo solo se ne vale la pena. Le stelle Michelin non si restituiscono: o si degrada la qualità della cucina o non si compila la scheda con la quale si autorizza a pubblicare i dati dell’esercizio”.

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