Roma, 7 dic. (LaPresse) – Roma è sotto scorta. Alla vigilia del Giubileo è scattato il divieto di sorvolo sulla città e sulle principali basiliche e anche il trasporto di armi e carburanti. Non sarà neanche consentito l’uso di fuochi pirotecnici.
ARMI E CARBURANTI – Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli ha disposto che dalle 6 di oggi e fino alle 18 di mercoledì 9 dicembre, sarà vietato il trasporto di armi, munizioni, esplosivi, sostanze esplodenti e gas tossici nel territorio di Roma compreso nel Grande Raccordo Anulare.
RIPRESE CINE-TV – Non saranno neanche consentite le riprese televisive e cinematografiche che “comportino l’utilizzo di armi ad uso scenico e di mezzi ed equipaggiamenti fac-simili a quelli in uso alle forze di polizia e alle forze armate”.
CIELI VIETATI – Domani dalle 7 alle 19, “sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con droni, in una area circolare avente un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città”. Sono esclusi dal divieto i voli commerciali di linea e charter che devono atterrare o decollare dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, i voli di Stato e quelli di emergenza.
IL PIANO SICUREZZA – Intanto è scattato il piano sicurezza coordinato dalla questura di Roma. I presidi delle forze armate in città sono visibilmente aumentati, soprattutto attorno agli obiettivi sensibili: il Vaticano, le stazioni ferroviarie e della metropolitana, gli aeroporti, i luoghi di aggregazione e i monumenti. Piazza San Pietro è considerata tra i primi obiettivi sensibili, anche perché il Califfato ha a più riprese proclamato l’intenzione di alzarvi la sua bandiera. Oltre che dagli uomini dei corpi pontifici (le 110 guardie svizzere e i 130 gendarmi), il Vaticano è presidiato all’esterno dalle forze dell’ordine italiane: sono duemila ogni giorno le persone, tra agenti di polizia e militari, che lavorano sulle strade di Roma, coordinate dalla questura capitolina per garantire la sicurezza. In occasione di eventi particolari, come l’8 dicembre per l’apertura della Porta Santa il numero degli addetti all’ordine pubblico è destinato a crescere.
DRONI SORVEGLIATI DA TERRA A CIELO – Attenzione massima anche su quanto accade nei cieli sopra la Capitale. Al momento “non credo ci siano situazioni tali da predisporre sistemi di contraerea sulla città”, dice Gabrielli, ma sul fronte aereo si lavora su tre macro aree: una amministrativa, attraverso interdizione al volo su Roma; una di intelligence, legata ai droni per impedire che oggetti non autorizzati si alzino in volo; e una di intervento aereo e ed eventuale abbattimento del drone quando questo sfugga ai controlli, attraverso un sistema di intercettamento radar attivo solo nelle situazioni più delicate.
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