Roma, 1 dic. (LaPresse) – C’è anche il nome di Paolo Berlusconi nel fascicolo arrivato da Terni alla procura di Roma nel quale sono indagati Francesca Immacolata Chaouqui, già al centro del caso Vatileaks, e il marito Corrado Lanino. L’editore del Giornale sarebbe indagato di concussione per induzione: un atto dovuto secondo quanto trapela da piazzale Clodio dopo l’invio dell’inchiesta dei magistrati di Terni. Sono ora al vaglio dei magistrati di Roma le decine di intercettazioni a Chaouqui, di nuovo nei guai dopo il caso Vatileaks, nell’ambito di un’indagine scaturita da presunte irregolarità sulla compravendita del Castello di San Girolamo, a Narni.
Nel corso di quelle indagini, nella primavera del 2013, erano state raccolte intercettazioni attraverso le quali i magistrati ternani erano arrivati a Chaouqui e il marito ritenuti responsabili di reati che andavano dall’intrusione informatica alla concussione per induzione. Il fascicolo è ora nelle mani dei pm capitolini: le accuse al vaglio dei magistrati vanno dalla concussione per induzione al millantato credito. Dalla procura di Roma non sarebbero in corso indagini su Berlusconi nell’ambito dello Ior (Istituto per le opere di religione). I pm non hanno chiesto all’Istituto alcuna rogatoria in merito.
CHAOUQUI SU BALDA: OMOSESSUALE E VANESIO. “Mi ritengo una martire e pretendo di scontare la pena. Mi auguro che la Santa Sede mi faccia scontare la pena perché devono assumersi la responsabilità di aver condannato una persona innocente”. Così Francesca Chaouqui ai microfoni de La Zanzara su Radio2. Nessuna relazione sessuale tra lei e monsignor Vallejo Balda, assicura: “Al monsignor Balda non interesso né io né le mie simili”. Il monsignore che ha conosciuto lei, dice, era un genio delle finanze, quello nominato dal Papa, una persona concreta. “Poi è cambiato: a febbraio vedendo questa follia gli ho suggerito di sottoporsi a una perizia psichiatrica tanto che andò a farsi visitare all’ospedale di Tor Vergata. Il vizio vero era la vanità”.
“Il santo Padre ha creato una situazione che in Vaticano è anomala e determinati centri di potere sono stati scardinati e hanno già reagito – conclude-, siamo già alla fase due. Cosa hanno fatto? Lo scoprirete fra un po’, sputtanare me è l’inizio della strategia, ma altri poteri in Vaticano stanno scatenando la controffensiva che fra un po’ vedremo”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata