Milano, 12 nov. (LaPresse) – A ‘Pomeriggio 5’ parla Federica Raccagni, vedova di Pietro Raccagni, il macellaio di Pontoglio (Brescia) morto in ospedale per le conseguenze di un colpo in testa durante una rapina in villa avvenuta nella sua villa nel luglio dell’anno scorso.
“Questa mattina c’è stata l’udienza preliminare – racconta la moglie a Barbara d’Urso- E’ stata dura vedere in faccia chi ha ucciso mio marito. Quella notte eravamo in casa con i miei due figli di 22 anni. Stavamo dormendo. Ad un certo punto abbiamo sentito i cani abbaiare e ci siamo affacciati alla finestra. Abbiamo visto tre uomini che spingevano la nostra macchina. Mio marito, dopo essere sceso in cortile, è stato colpito da una bottiglia di vino che loro hanno lanciato. Poi sono fuggiti con la refurtiva. Mio marito invece è stato un’ora e mezza sotto la pioggia. Inerme. Ed è morto dopo 11 giorni di coma. Io non mi rassegno a questa morte. Dovremmo essere più tutelati”.
Durante l’udienza il pm di Brescia Claudia Moregola ha chiesto 4 condanne: le richieste vanno da 11 anni a 17 anni e 4 mesi per l’accusa di omicidio preterintenzionale.
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