Città del Vaticano, 5 nov. (LaPresse) – Nella serata di ieri Francesca Chaouqui, incarcerata e poi liberata dalla gendarmeria vaticana per fuga di notizie, si è sfogata dal suo account Facebook contro le testate che hanno annunciato la sua gravidanza, ancora tenuta privata: “I giorni prima di questi erano giorni felici per me e mio marito – ha scritto sul social network -. La scoperta di aspettare un figlio ti sconvolge l’esistenza più di un arresto in Vaticano quando colpevole o innocente sei la prima donna storia della chiesa ad essere stata detenuta nello stato più Piccolo del Mondo. Non lo sapeva nessuno ancora che aspettavamo un figlio, solo gli amici di sempre per i consigli del caso. Poi c’ha pensato il Tg1 e varie testate a rivelare che se Dio vorrà diventeremo genitori di qualcuno che ora è solo 2 millimetri di essere umano, con sole sei settimane di esistenza. Eppure oggi c’era chi lo chiamava giá ‘corvetto’. Questi giorni non ho dormito, mangiato, riposato abbastanza, seppur gli organi inquirenti abbiano avuto ogni premura e rispetto per le mie condizioni. Ed insomma…Ok il Vaticano, ma per noi c’è una vita nuova a cui pensare: le volte che ho parlato con Papa Francesco gli avevo chiesto di pregare per questo dono.
Ed ora questo dono mi è stato fatto e tocca a noi proteggerlo. Perciò stasera lo chiedo anche a voi: una preghiera affinché Gesù dia la forza a questo soffio di vita di resistere”.
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