Di Gabriella Cerami
Roma, 8 ago. (LaPresse) – Un racconto drammatico. “Salvatore, come ogni mattina, è uscito per portare i cani a fare una passeggiata. E io ho visto che si era fermato perché i cani avevano iniziato ad abbaiare a un gruppo di cinghiali”. Rosa Rinaudo è ancora sotto choc quando parla con gli investigatori in una corsia dell’ospedale di Cefalù. “Mio marito si è messo in mezzo per salvare i cani. E i cinghiali gli sono saltati addosso”. Salvatore Rinaudo, 77enne, non ce l’ha fatta. A nulla è servito l’intervento della moglie Rosa, 73enne, che ha provato a difenderlo e a portarlo in casa dove c’era anche il figlio, ma è rimasta ferita. Il 118, corso sul posto, non ha potuto fare altro se non accertare il decesso.
La coppia era nella propria casa di campagna in contrada Mollo a Cefalù. Salvatore ha cercato di mettere i cani in salvo e i cinghiali lo hanno massacrato. La moglie ha riportato ferite in tutto il corpo ma non è grave, ed è stata dimessa nel pomeriggio. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, ad aggredire Rinauto sarebbe stato un solo cinghiale, di grosse dimensioni. Ma al di là della dinamica, la tragedia è sfociata poco dopo in polemica politica.
“Più volte è stato segnalato” alla Regione “il pericolo dei cinghiali e per questo è stata chiesta anche una campagna di abbattimento controllato. Ma non è stata mai adottata alcuna misura”, afferma il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, che è andato a trovare Rosa Rinaudo in ospedale e ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Salvatore. Il governatore siciliano, Rosario Crocetta, si difende annunciando un piano per sicurezza dei parchi. “Premesso che i parchi attualmente godono di gestione autonoma – dice – occorre definire immediatamente un piano di messa in sicurezza insieme ai direttori per tutte le aree fruibili dai cittadini. Nella giunta di lunedì delibereremo in tal senso. Il problema dell’eccessivo popolamento dei cinghiali, già nel ddl sui parchi è affrontato. Chiederemo al presidente della commissione Ambiente di estrapolare l’articolo in modo tale da inserirlo nel primo ddl utile che verrà discusso in aula”.
Fatto sta che anche il sindaco di Pollina, Magda Culotta, sostiene che il governo regionale era da tempo a conoscenza del problema: “Quello che è successo è una tragedia annunciata. Da mesi, insieme agli altri sindaci del Parco delle Madonie, chiediamo alla Regione di approvare la proposta di legge che possa contenere il fenomeno e provvedere all’abbattimento controllato. Probabilmente, l’empasse del governo regionale ha creato uno stallo decisionale che ha messo in serio pericolo la sicurezza del territorio e l’incolumità dei cittadini e dei turisti”.
L’attacco incrociato arriva anche da Coldiretti: “La drammatica aggressione dei cinghiali – scrive l’associazione – è la punta dell’iceberg di una emergenza nazionale provocata dal proliferare senza controllo degli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale stimato in quasi 100 milioni di euro nel 2014, senza contare i casi in cui è stata messa in pericolo la vita delle persone”. Esattamente come è successo oggi alla coppia di Cefalù.
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