Andria, 4 lug. (LaPresse) – I carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo, finalizzata alla successiva confisca per equivalente, nei confronti di un 41enne del luogo, coinvolto in un procedimento penale per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso. I beni sequestrati in totale sono pari a 1 milione di euro.
Le indagini patrimoniali hanno avuto inizio dopo che il 18 marzo 2015 l’uomo è stato arrestato. Benché il Tribunale del Riesame abbia successivamente annullato la misura, le accuse formulate hanno consentito di avviare la proposta di sequestro preventivo, alla luce della sproporzione tra i beni posseduti ed un tenore di vita notevolmente superiori al reddito dichiarato in relazione alle reali possibilità economico – finanziarie.
Il nucleo familiare dell’uomo infatti, a fronte di una capacità reddituale pari a circa 345 euro al mese calcolata negli ultimi 15 anni, ha accumulato un patrimonio considerato assolutamente sproporzionato, acquistando, in pochi anni, beni immobili per un valore di circa 145mila euro ed acquistando e rivendendo, sempre in pochi anni, numerosi auto/motoveicoli per un valore di circa 167mila euro. Il provvedimento riguarda una villa di lusso – completa di piscina, arredi, impianti tecnologici, videosorveglianza e suppellettili di pregio, con annesso appezzamento di terreno nonché due auto/motoveicoli. L’intero patrimonio, del valore di circa 1 milione di euro, è stato sottoposto a sequestro ed affidato al custode giudiziario.
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