Di Benedetta Dalla Rovere

Milano, 2 mag. (LaPresse) – Sconcerto e rabbia. Sono questi i sentimenti che prevalgono tra i milanesi dopo che ieri pomeriggio un gruppo di balck bloc, infiltrati trai partecipanti della tradizionale manifestazione della ‘May Day’, ha messo a ferro e fuoco le vie del centro della città. Lungo tutto il percorso della manifestazione, partita da piazza XXIV Maggio e terminata in piazza Amendola, dopo essere passata da Cadorna e da piazza Conciliazione, sono al lavoro dalle prime ore del mattino gli spazzini dell’Amsa per raccogliere i detriti e riportare la citta alla normalità. Anche i negozianti che, soprattutto in via Carducci e via De Amicis, sono stati danneggiati dal passaggio del corteo sono al lavoro per sostituire i vetri rotti e ripulire i muri dalle scritte ‘No Expo’ spuntate un po ovunque lungo il percorso.

Nel frattempo la polizia municipale ha fatto rimuovere le carcasse della dozzina di auto incendiate dagli antagonisti. Alle operazioni di pulizia a Milano hanno contribuito da subito anche i cittadini, che armati di guanti e scope, subito dopo il passaggio del corteo, sono scesi in strada a rimuovere i detriti e a cercare di raddrizzare i cestini e le fioriere divelti e utilizzati come barricata. Nella notte, poi, si sono uniti anche gruppi di ragazzi che, dopo essersi dati appuntamento su Facebook, hanno girato per la citta e hanno dato il loro contributo. Anche il Pd milanese ha annunciato una mobilitazione per domenica, promossa sui social network con l’hashtag #NessunoTocchiMilano. La situazione, già nel primo pomeriggio, sta tornando alla normalità.

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