Palermo, 2 dic. (LaPresse) – “Davanti alla scuola di Santa Croce Camerina abbiamo trovato un paio di slip simili, per colore e forma, a quelli che mancano al bambino”. Lo ha detto il dirigente della polizia scientifica della Sicilia orientale, Giusi Neri, che in un’intervista a Rai News24 ha spiegato che il piccolo Andrea Loris Stival, ucciso sabato a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, è stato trovato “senza slip e con i pantaloni slacciati”. Neri ha poi aggiunto: “Non possiamo dire che appartenessero al bambino, bisogna prima attendere l’esito degli esami”.
PROSEGUONO INTERROGATORI. Gli interrogatori condotti da polizia e carabinieri, i rilevamenti in contrada ‘Vecchio mulino’. Proseguono così le indagini sulla morte di Andrea Loris Stival, il bambino di otto anni ucciso a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Ieri, in questura, è stato ascoltato nuovamente Orazio Fidone, il cacciatore che sabato ha trovato il corpo del bambino in un canale di scolo. La sua auto è sotto sequestro da domenica sera, ma l’uomo non è indagato e l’audizione di ieri, conclusasi a notte fonda, sarebbe legata soltanto ad aspetti collaterali alle indagini.
Gli investigatori continuano ad ascoltare anche parenti e persone vicine alla famiglia di Loris, e a cercare il suo zainetto blu. Sulla scena del crimine, intanto, ieri hanno operato anche gli uomini del Servizio centrale operativo, arrivati da Roma, che hanno effettuato i rilevamenti con il luminol. Intanto è arrivato un nuovo appello da parte del sindaco di Santa Croce Camerina, Franca Iurato: “Se qualcuno ha un particolare che ritiene possa essere importante per le indagini lo comunichi agli inquirenti, anche in forma anonima”.
BIMBO STRANGOLATO E GETTATO IN UN CANALE. Andrea Loris Stival è stato ucciso da qualcuno che lo ha strangolato e gettato nel canalone profondo circa due metri e mezzo, dove poi è stato ritrovato. Nessuna conferma, invece, alla ridda di voci, scatenatesi nella mattinata di ieri, riguardanti la violenza sessuale.
NESSUNA CONFERMA SU ABUSI. Al momento non ci sono elementi che possano confermare l’esistenza di esiti di violenza sessuale”, ha spiegato il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, che oggi ha rotto il riserbo tenuto per “fare chiarezza” e dare “notizie certe” alla comunità di Santa Croce Camerina sull’omicidio del bambino di otto anni trovato morto sabato pomeriggio.
GIALLO SULLA MORTE DI ANDREA. SI INDAGA PER OMICIDIO. L’indagine aperta dalla procura iblea, e affidata al sostituto Marco Rota, è ancora a carico di ignoti ma al reato di omicidio volontario si è aggiunto anche quello di sequestro di persona. Polizia e carabinieri continuano ad ascoltare parenti e persone vicine alla famiglia Stival.
Lo scopo è quello di ricostruire gli ultimi spostamenti del bambino, a partire dalle nove della tragica mattina di sabato, quando un testimone lo ha visto camminare per le vie del paese. Nella lunga lista degli ascoltati come persone informate sui fatti dagli investigatori c’è anche Orazio Fidone, il cacciatore che sabato ha trovato il corpo del bambino. L’uomo è stato riconvocato e secondo fonti investigative ha trascorso “diverso tempo” negli uffici della questura di Ragusa.
SEQUESTRATA AUTO DEL CACCIATORE CHE TROVO’ CORPO DEL PICCOLO. Proseguono anche gli accertamenti scientifici sulla sua auto, una ‘Suzuki Vitara’, sequestrata quando Fidone si è recato in questura per completare alcune dichiarazioni. Petralia ha poi lanciato il suo appello agli abitanti di Santa Croce Camerina: “La cittadinanza non deve fare una caccia alle streghe, ma è invitata a collaborare perchè il primo consistente aiuto alle indagini può arrivare proprio dal paese”.
ALFANO: MIGLIORI INVESTIGATORI ALL’OPERA. Da Roma sono stati inviati anche gli investigatori del Servizio centrale operativo, specializzati in crimini violenti: “Abbiamo mandato a Ragusa i nostri migliori investigatori”, ha annunciato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, su Twitter. “Le indagini – è il racconto di uno degli investigatori – vanno avanti a 360 gradi e si cerca di cristallizzare quegli elementi che con il passare delle ore potrebbero perdersi”.
PAURA NEL PAESE. A Santa Croce Camerina, intanto, il tempo è tornato a scorrere sui binari della routine settimanale. Nella scuola ‘Falcone-Borsellino’ un mazzo di rose rosse è stato posato sul banco di Andrea Loris. “Finchè non sapremo quello che è successo rimarrà la paura”, ha ammesso però ieri mattina una delle tante madri che hanno accompagnato il proprio figlio fin dentro la scuola.
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