Grosseto, 2 dic. (LaPresse/AP) – Francesco Schettino è arrivato al Teatro Moderno di Grosseto per rispondere alle domande dell’accusa sul naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Accompagnato dall’avvocato difensore, l’ex capitano ha preferito non essere ripreso durante l’interrogatorio del pm Alessando Leopizzi. E’ il legale Domenico Pepe invece a soffermarsi con i giornalisti all’ingresso del Teatro dove si svolge il processo.

“E’ un uomo di parola. Lui aveva detto: ‘Verrò per essere interrogato’. Non mi sottrarrò certamente a quelle che sono le mie responsabilità, cosa che ha effettuato fin dal primo momento” ha detto il legale dell’ex comandante. “Dopo 48 ore dall’incidente – ha continuato – anziché avvalersi della facoltà di non rispondere, ha reso 170 pagine di interrogatorio”.

“Non è un processo contro un delinquente o contro un assassino – ha proseguito – è un processo contro una persona perbene che è sempre stata tale, che ha sempre faticato nella propria vita e nella propria esistenza scalando tutti i propri gradini. E’ accaduto un incidente, un incidente marittimo come tanti altri”.

L’avvocato Fabio Targa difensore delle parti civili, all’ingresso del teatro prima del processo, ha ricordato che sarà una giornata di chiarimenti: “Ci aspettiamo molto soprattutto che sia possibile ricostruire le vere responsabilità della Costa, speriamo molto in quello che ci può dire Schettino. Ci aspettiamo una giornata di chiarimenti”.

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