Roma, 2 dic. (LaPresse) – Quello che esce dall’operazione ‘mondo di mezzo’ è “una fotografia preoccupante, sovrapponibile al modus operandi delle organizzazioni mafiose tradizionali”. Così il procuratore aggiunto di Roma, Fabrizio Prestipino, nel corso della conferenza stampa dopo la maxioperazione condotta questa mattina nella capitale, che ha portato a 37 arresti, di cui 8 ai domiciliari, e sequestri di beni per 200 milioni. L’organizzazione capeggiata da Massimo Carminati “non chiede soldi in cambio di protezione ma chiede di entrare in affari con l’impresa, ottiene facce pulite attraverso le quali attuare il meccanismo corruttivo all’interno delle amministrazione pubbliche”.
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