Reggio Calabria, 14 nov. (LaPresse) – Scoperti dai finanzieri di Crotone cento falsi braccianti. Ammonta a 620.000 euro l’importo delle indennità indebitamente percepite a danno dell’Inps mentre l’azienda agricola ha anche incassato 201.000 euro di aiuti all’agricoltura che non le spettavano. Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Crotone ha scoperto la truffa di un’impresa agricola della provincia di Crotone messa in atto attraverso la finta assunzione di manodopera. I contratti di fitto dei fondi, grazie agli elementi acquisiti dalle dichiarazioni dei proprietari, sono risultati per la maggior parte falsi. Inoltre, con riferimento ai terreni situati nel cosentino, l’attività ispettiva dell’Inps aveva già fatto emergere come i fondi fossero per almeno il 50% superfici boscate e comunque non idonei alla coltivazione. Altre anomalie sono emerse dalle dichiarazioni discordanti dei braccianti sul numero delle piante d’ulivo insistenti sul terreno, nonché sulle modalità utilizzate per raggiungere il luogo di lavoro.
Complessivamente i 100 lavoratori hanno beneficiato indebitamente di prestazioni previdenziali (indennità di malattia, maternità e disoccupazione) per oltre 620.000 euro e l’azienda agricola ha indebitamente beneficiato di contributi per un importo di 201.000 euro. I falsi braccianti e il titolare della impresa sono stati denunciati in concorso per i reati di falso ideologico e truffa aggravata. L’imprenditore è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e verrà segnalato anche alla procura regionale della corte dei conti per la responsabilità in materia di danno erariale.
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