Città del Vaticano (Vaticano), 5 nov. (LaPresse) – “Io ho dovuto congedare dal tribunale una persona, tempo fa, che diceva: ‘10.000 dollari e ti faccio i due procedimenti, il civile e l’ecclesiastico’. Per favore, questo no”. Lo ha raccontato Papa Francesco, ricevendo in udienza i partecipanti a un corso di prassi canonica promosso dal tribunale della Rota Romana.

“C’è tanta gente – ha aggiunto – che ha bisogno di una parola della Chiesa sulla sua situazione matrimoniale, per il sì e per il no, ma che sia giusta. Ma alcune procedure sono tanto lunghe o tanto pesanti”, ha proseguito lanciando l’invito affinchè la Chiesa non faccia aspettare anni a coloro che hanno bisogno di sapere se il loro matrimonio è valido o nullo.

Il Papa poi, nel corso dell’udienza generale, ha ancora una volta ammonito i religiosi. “L’episcopato – ha detto – non è un’onorificenza, è un servizio. E questo Gesù l’ha voluto così. Non dev’esserci posto nella Chiesa per la mentalità mondana”. “L’episcopato è un servizio, non un’onorificenza per vantarsi”, ha ribadito, “è triste quando si vede un uomo che cerca questo ufficio e che fa tante cose per arrivare là e quando arriva là non serve, si pavoneggia, vive soltanto per la sua vanità”.

Il Pontefice ha sottolineato come “la maternità della Chiesa si esprima in particolare nella persona del vescovo e del suo ministero. Il vescovato non è una posizione di prestigio”.

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