Roma, 3 nov. (LaPresse) – “A mio avviso le perizie sono state fatte ad hoc perchè si arrivasse a questo risultato”, cioè l’assoluzione di tutti gli imputati. Così Ilaria Cucchi nel giorno dell’incontro con il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, dopo l’assoluzione di tutti gli imputati accusati di aver concorso alla morte del fratello Stefano. Stefano Cucchi fu arrestato il 15 ottobre del 2009 e morì dopo una settimana nel reparto di medicina dell’ospedale Sandro Pertini di Roma.
Il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, dopo il clamore suscitato dalla sentenza della Corte di appello, si era detto disponibile a riaprire le indagini nel caso in cui emergano fatti nuovi o se ci fosse l’opportunità di svolgere nuovi accertamenti. Durante l’incontro con Ilaria, durato circa un quarto d’ora, è emersa la disponibilità della procura romana a rileggere le carte dell’inchiesta sulla morte di Stefano.
” La mia famiglia viene presa in giro da 5 anni – ha aggiunto Ilaria Cucchi prima dell’incontro – Sono arrabbiata e la mia famiglia lo è ancora più di me. Se devo fare le indagini io me lo dicano oppure mi dicano che di mio fratello non interessa niente a nessuno”. “Ci aspettiamo che il procuratore capo assicuri i responsabili della morte di mio fratello alla giustizia – ha detto ancora la donna – Abbiamo vinto noi, dopo aver lottato per cinque anni. Mio fratello è morto di giustizia qui, è stato pestato in tribunale. Io non ce l’ho con nessuno, chiedo a tuti però di riflettere su quello che ha passato mio fratello”.
SAPPE DENUNCIA ILARIA CUCCHI PER DIFFAMAZIONE – Il sindacato di polizia penitenziaria Sappe ha denunciato Ilaria Cucchi. “Calunnia e diffama la polizia penitenziaria”, scrive sul sito la polizia. “Dopo essersi improvvisata aspirante deputato – si legge in una nota – prendiamo atto che Ilaria Cucchi vorrebbe ora vestire i panni di pm magari consegnando quelli da giudice al suo difensore per confezionare una sentenza sulla morte del fratello Stefano che più la soddisfi”.
I VIP SUL CASO CUCCHI. CELENTANO: GIUDICI IGNAVI – Anche i vip si sono espressi sul caso cucchi esprimendo la loro solidarietà alla famiglia. Fra gli altri anche Adriano Celentano, che ha voluto ricordare Cucchi sul suo blog. “Ciao Stefano! Hai capito adesso in che mondo vivevi? Certo dove sei ora è tutta un’altra cosa. L’aria che respiri ha finalmente un sapore. Quel sapore di aria pura che non ha niente a che vedere con quella maleodorante che respiravi qui sulla terra. Lì, dove sei adesso, c’è la luce, la luce vera!!! Che non è quella flebile e malata di quei giudici ‘ignavi’ che, come diceva Dante, sono anime senza lode e senza infamia e proprio perchè non si schierano né dalla parte del bene né da quella del male sono i più pericolosi, e giustamente il Poeta li condanna”.
“Ma adesso dove sei tu è tutto diverso – aggiunge -. Lì si respira l’amore del ‘Padre che perdona’ e non di chi ti ha picchiato e massacrato fino a farti morire. Sei finalmente libero di amare e scorrazzare fra le bellezze del Creato, senza più il timore che qualche guardia carceraria ti rincorra per ucciderti. Perché dove sei tu non si può morire. La morte non è che un privilegio dei comuni mortali quindi proibito a chi non ha la fortuna di nascere. Un privilegio dell’anima che, se non la uccidiamo del tutto, ci riconduce alla Vita eterna”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata