Roma, 2 nov. (LaPresse) – “Restiamo in attesa. Ci auguriamo che siano spazzate via le consulenze della procura e le perizie del giudice che hanno contribuito solo a fare confusione e a generare fumo”. Così l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, commenta l’affermazione del procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, che si è detto disponibile a riaprire le indagini sulla morte di Stefano Cucchi, dopo l’assoluzione in Corte d’appello di tutti gli imputati (sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziaria) accusati di aver concorso alla sua morte. Stefano Cucchi fu arrestato il 15 ottobre del 2009 e morì dopo una settimana nel reparto di medicina dell’ospedale Sandro Pertini di Roma.
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