Bergamo, 3 ott. (LaPresse) – “La famiglia Gambirasio ha sofferto fin troppo per dover anche sopportare sospetti ed illazioni fondate sul nulla”. Lo scrivono i genitori di Yara Gambirasio rispondendo alle dichiarazioni del legale di Massimo Bossetti che, durante una trasmissione di una tv locale, ha affermato che per la difesa “non si tratta di un omicidio a sfondo sessuale” ma è da considerare “l’ipotesi di una vendetta contro la famiglia Gambirasio, ipotesi che non è mai stata presa in considerazione seriamente”. E’ la prima volta da quando Bossetti è stato arrestato per l’omicidio della figlia che i Gambirasio entrano nel dibattito sul processo.
“Siamo da sempre convinti – si legge nella nota diffusa dai legali della famiglia, Andrea Pezzotta ed Enrico Pelillo – che i processi debbano essere celebrati nelle aule dei Tribunali e non nei salotti televisivi. Per questa ragione ci guardiamo bene dal partecipare ai dibattiti televisivi sul tragico caso di Yara. Usciamo, però, oggi dall’abituale riserbo per dire che è del tutto inaccettabile che uno dei difensori del sig. Massimo Bossetti, nel corso dell’ennesima trasmissione televisiva, abbia evocato nuovamente l’ipotesi di una presunta vendetta ritorsiva nei confronti della famiglia Gambirasio. Se il difensore del sig. Bossetti ha degli elementi concreti che vanno in quella direzione li porti non in televisione, ma in Tribunale ed in quella sede ci confronteremo. Se invece non li ha, e siamo convinti che sia così, si astenga dal rilasciare simili dichiarazioni”.
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