Palermo, 26 ago. (LaPresse) – La polizia di Ragusa ha fermato il presunto scafista del gommone su cui vi erano 18 migranti morti e 97 sorpavvissuti, arrivati nel porto di Pozzallo domenica pomeriggio. Si tratta di un cittadino del Gambia, G.J. di 19 anni, che ha confessato tutto dopo essere stato indicato dagli stessi migranti.
Agli agenti della Mobile ha raccontato di aver raggiunto un accordo con gli organizzatori libici della traversata raccontando loro di aver fatto il pescatore: “Volevo dei soldi che loro mi hanno promesso – è stato il suo racconto – anche perchè io non avevo come pagare il viaggio”. Il ragazzo ha raccontato anche la dinamica del naufragio: “Il gommone si è forato a prua e le persone si sono fatte prendere dal panico. Molti sono caduti in acqua, alcuni non sono più riemersi. Anche altri due scafisti sono andati giù”. Attimi di paura in cui alcuni migranti, sempre secondo il raconto del ragazzo, avrebbero svuotato le taniche di benzina per assicurarsi un salvagente in caso di naufragio. Il carburante, però, sarebbe caduto all’interno dell’imbarcazione.
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