Genova, 27 lug. (LaPresse) – “Bisogna dare una parola definitiva, l’unica soluzione credibile con le tempistiche che volevamo e con l’obiettivo di mantenere in Italia la nave, era Genova. Altre soluzioni non ce n’erano”. Così Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, a margine dell’attracco a Genova Voltri della Costa Concordia, in merito alle polemiche con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che puntava a far portare la Concordia a Piombino per lo smantellamento.
Proprio rispondendo al presidente toscano, Gabrielli ha spiegato: La più grande amarezza che ho provato in questi due anni e mezzo, è che qualcuno con compiti di responsabilità, quindi con grande irresponsabilità, abbia potuto soltanto immaginare o adombrare che l’azione mia, si rifacessse ad un interesse particolare. Non lo consentirò mai a nessuno, sono infamità”. Ed ha concluso: “Appartengo alla categoria dei funzionari pubblici, per cui le valutazioni delle capacità sono relative, ma ho un solo valore assoluto, ed è l’onestà”.
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