Catanzaro, 10 lug. (LaPresse) – La guardia di finanza di Lamezia Terme (Catanzaro), ha sequestrato oltre 840mila prodotti illegali, potenzialmente anche molto nocivi non solo per la tutela del ‘made in Italy’ ma anche per la salute e l’incolumità fisica dei consumatori. Le fiamme gialle, infatti, hanno effettuato un controllo ad un imprenditore di nazionalità cinese che commercializzava anche all’ingrosso di articoli di vario genere, provenienti dal mercato asiatico. I baschi verdi durante l’ispezione del negozio nel quartiere Sant’Eufemia hanno subito individuato moltissimi prodotti che non rispettavano le prescrizioni previste dalle leggi italiane e dell’Unione europea, poste a tutela soprattutto dell’incolumità dei consumatori finali dei beni.
La perquisizione ha portato al sequestro di 839.700 articoli complessivi, per varie violazioni concernenti, fra l’altro, la mancanza di sufficienti indicazioni di sicurezza e di provenienza, delle istruzioni d’uso e di altri dati indispensabili a garantire la completa informazione della clientela in merito alle caratteristiche ed alla composizione dei beni. Tutti gli oggetti erano già posti pronti ad essere immessi in commercio. Altri 1.876 articoli riportavano anche il simbolo ‘ce’ contraffatto. Di conseguenza, il titolare della ditta è stato anche denunciato a piede libero alla procura della Repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme, per il reato di tentata frode in commercio. Se immessi sul mercato, i prodotti avrebbero fruttato all’imprenditore un ricavo stimato per oltre 100.000 euro.
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