Roma, 17 mag. (LaPresse) – A dispetto delle premesse allarmanti si è conclusa pacificamente la manifestazione nazionale per i beni comuni e contro le privatizzazioni. Il corteo è partito da piazza della Repubblica in Roma alle 15,30 circa, con più di un’ora di ritardo sulla tabella di marcia, e ha attraversato la città scortato da un ingente schieramento delle forze dell’ordine. I manifestanti, non più di 5mila, hanno attraversato via Terme di Diocleziano; via Giovanni Amendola; via Cavour; largo Corrado Ricci; via dei Fori Imperiali; piazza Venezia; via San Marco; via delle Botteghe Oscure; largo di Torre Argentina; corso Vittorio Emanuele; piazza San Pantaleo; via della Cuccagna per giungere poi a piazza Navona. Particolare attenzione è stata riservata alle vie e alle piazze interessate dal passaggio dei manifestanti e dove sono obiettivi istituzionali e di governo, con agenti in tenuta antisommossa a difendere le strade che portavano direttamente nelle sedi di Camera e Senato.

La paura si è quindi solo vista tra i negozianti del centrro storico che al passaggio del corteo hanno abbassato le serrande, memori di quanto accaduto il 12 aprile scorso. Tante le strade chiuse e traffico bloccato nel centro storico della capitale, ma nessun allarme. Hanno aderito alla protesta di oggi: Forum dei movimenti dell`acqua, Arci, Attac, Fiom, Rete della conoscenza, Teatro Valle Occupato, Unione degli Studenti, NoGrandiNavi, Legambiente.

Nel corso del corteo, un gruppo di manifestanti ha reso omaggio a due anarchici del Fai, Gianluca Iacovacci e Adriano Antonacci, che il prossimo 26 maggio andranno sotto processo per associazione per finalità terroristiche. E’ stato anche ricordato un militante zapatista ucciso di recente in Chiapas da truppe paramilitari messicane. Un gruppo di manifestanti incappucciati hanno infatti acceso dei fumogeni rossi e srotolato uno striscione in suo onore in via Cavour. Unica nota di colore birra e panini venduti dal camion che era in apertura del corteo: mentre infatti si chiedeva a gran vice di mantenere l’acqua pubblica, sul camion primeggiava il cartello ‘birra 3 euro, panini 2 euro’.

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