Reggio Calabria, 7 nov. (LaPresse) – Personale del centro operativo D.I.A. di Reggio Calabria, nell’ambito dell’azione di contrasto ed aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, sta eseguendo un decreto di sequestro beni, emesso a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale,per un valore di 325 milioni di euro nei confronti di Vincenzo Oliveri, 59enne di Gioia Tauro (Reggio Calabria), noto imprenditore nel settore oleario, con proiezioni di rilievo sia nel comparto alberghiero che in quello della ristorazione. L’uomo è già stato arrestato nel 2010 per i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata ed altro, in ordine all’indebita percezione di contributi erogati ai sensi della legge 488/1992, strumento normativo concepito dal legislatore quale forma d’intervento nel Mezzogiorno ed altre aree depresse del Paese, tesa a favorire lo sviluppo delle attività produttive, con erogazioni di somme a titolo di agevolazioni finanziarie pubbliche, in parte a fondo perduto. La vasta operazione, che colpisce un ingente patrimonio, dislocato tra Calabria, Abruzzo ed Emilia Romagna vede coinvolte nella fase esecutiva anche il centro operativo D.I.A. di Napoli e le sezioni D.I.A. di Catanzaro e Bologna.

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