Torino, 31 ott. (LaPresse) – Il nome del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, finisce nelle carte dell’inchiesta di Torino su Fonsai, che ha portato in carcere l’intera famiglia Ligresti. Secondo quanto riporta oggi il quotidiano ‘La Repubblica’, la guardasigilli sarebbe intervenuta direttamente con il dipartimento per l’amministrazione penitenziaria affinché Giulia, la figlia di Salvatore Ligresti, fosse scarcerata e messa ai domiciliari. La donna, infatti, aveva smesso di mangiare e rischiava l’anoressia. A dare il via all’intervento di Cancellieri, sempre secondo quanto scrive il quotidiano, sarebbe stata una telefonata – intercettata – del 17 agosto tra Gabriella Fragni, la compagna di Salvatore Ligresti, e Antonino Ligresti. In quella conversazione la donna avrebbe chiesto al cognato di contattare la ministra per chiederle aiuto. Il 28 agosto, cioè undici giorni dopo la telefonata, Giulia Ligresti è uscita dal carcere. ‘Repubblica’ spiega che Cancellieri sarebbe già stata sentita dal procuratore aggiunto, Vittorio Nessi, al quale avrebbe confermato di essersi interessata alla questione nell’ottica di “un intervento umanitario”.
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