Ragusa, 30 set. (LaPresse) – Almeno 13 migranti, tutti uomini, sono morti annegati questa mattina nel ragusano mentre cercavano di scappare da un barcone che si è spiaggiato a Scicli. A dare l’allarme sono stati alcuni turisti che erano sulla spiaggia di Sampieri quando hanno visto il barcone arenato e i migranti che si lanciavano in acqua nel tentativo di raggiungere la riva. Circa un centinaio di profughi sono stati soccorsi dalla guardia costiera in mare, altri sono arrivati sulla terraferma, altri ancora non ce l’hanno fatta e sono annegati prima dell’arrivo dei soccorsi. La polizia ha recuperato 13 corpi ma le vittime potrebbero essere di più. Alcuni profughi, infatti, hanno parlato di una quattordicesima vittima ma il mare è molto agitato e per ora non è stata individuata. Alla tragedia del mare si aggiunge quella di un migrante che è stato investito da un’auto mentre stava fuggendo nelle campagne. L’uomo stava correndo sul ciglio della strada provinciale Ragusana 43, che collega Sampieri a Modica. Il guidatore dell’auto non si è fermato per prestare aiuto. Soccorso da un’ambulanza del 118, è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Modica. Due persone, infine, sono state fermate dagli agenti perché sospettate di essere gli scafisti. “E’ una tragedia, l’umanità è veramente cattiva”, commenta il sindaco di Scicli (Ragusa) Francesco Susino. “Le vittime erano tutti giovani, ma non ci sono donne o bambini. Ora i corpi saranno portati nel centro di Pozzallo. Una volta terminati i rilievi – spiega il sindaco della cittadina ragusana – organizzeremo i funerali, sono persone come noi e hanno il nostro stesso sangue”.
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