Salerno, 2 set. (LaPresse) – Chiuse le indagini sul crac del pastificio Amato: la guardia di finanza di Salerno sta notificando gli avvisi di chiusura indagini a 14 indagati tra cui l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, l’ex presidente della commissione Finanze della Camera Paolo Del Mese e Franco Ceccuzzi, membro della commissione finanze. L’accusa nei confronti di tutti e tre è concorso in bancarotta fraudolenta.
L’atto è stato notificato anche ai componenti del consiglio di amministrazione di Banca della Campania, al direttore generale ed ad un direttore protempore di filiale del predetto istituto di credito. In particolare, agli esponenti di Banca della Campania, la procura della repubblica di Salerno contesta di aver concorso a causare il fallimento della società ‘Antonio Amato & C Molini e Pastifici in Salerno Spa’, in quanto – si legge nel documento della finanza – pur nella consapevolezza dello stato di dissesto finanziario dell’azienda, ne hanno aumentato l’insolvenza con operazioni dolose di erogazione di credito poste in essere in violazione della vigente normativa bancaria in quanto realizzate in assenza di fatture e sulla base di assegni post datati, tratti a garanzia della erogazione, per un importo di euro 2,5 milioni, nonché nell’aver incrementato, in una situazione di ben conosciuta illiquidità della fallita, le linee di credito fino a 6,8 milioni di euro, causando un ritardo nella definitiva emersione dello stato di insolvenza.
“Al dott. Mussari – si legge ancora- ed agli ex onorevoli Del Mese e Ceccuzzi, l’autorità giudiziaria contesta il contributo causativo al fallimento dello storico pastificio salernitano relativamente alla concessione di un finanziamento finalizzato all’operazione di spin off immobiliare mediante la vendita dell’immobile sede dell’ex pastificio in via Picenza a Salerno alla neocostituita società ‘Amato Re srl’. Per tutti i soggetti l’ipotesi di reato contestata è di concorso in bancarotta fraudolenta.
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