Roma, 23 gen. (LaPresse) – “Apprendiamo con stupore e preoccupazione dell’ultimo decreto del ministero dell’Ambiente che stabilirebbe lo sversamento indifferenziato di 50mila tonnellate di rifiuti prodotti da Roma nella discarica di Roncigliano, nel territorio del comune di Albano Laziale”. Lo scrive in una nota il candidato alla Camera dei Deputati di Futuro e Libertà Andrea Titti. “Il territorio di Albano e dei Castelli Romani – prosegue – già vive da anni molte e fondate inquietudini sul tema della raccolta e smaltimento dei rifiuti: vorremmo evitare – continua Titti – che certi metodi non ispirati ad un reale coinvolgimento degli enti locali, per l’ennesima volta vedano come vittima sacrificale i territori della Provincia di Roma e dei Castelli in particolare, per risolvere i nodi che la politica romana si dimostra incapace di sciogliere”.
“Questa strana prassi per cui la Provincia è usata come una discarica, a volte di rifiuti, a volte di persone (come nel caso del campo nomadi La Barbuta di Ciampino), va sconfitta prima che diventi regola. Quest’ultimo episodio è ulteriore dimostrazione di quanto sia necessario ripensare il sistema Istituzionale del territorio, costruendo al posto dell’ormai sciolto ente Provincia, delle Istituzioni intermedie di governo di area vasta che siano interlocutrici di Roma riconosciute e con pari dignità, capaci di rappresentare unitariamente territori come quello dei Castelli Romani e tutte le sue realtà municipali oggi schiacciate dal peso di Roma Capitale. La costruzione della città dei Castelli Romani – conclude l’esponente del partito di Gianfranco Fini – si dimostra esigenza ineludibile per governare il territorio e le sue problematiche al passo con i tempi”.
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