Salerno, 19 nov. (LaPresse) – La polizia postale e delle comunicazioni per la Campania sta eseguendo varie misure di custodia cautelare e perquisizioni a carico di soggetti insospettabili sull’intero territorio nazionale, tutti indagati per associazione a delinquere e divulgazione di materiale pedo-pornografico. Le indagini hanno consentito di far emergere un gruppo criminale dedito alla divulgazione ed allo scambio di materiale pedopornografico, con particolare riguardo a materiale inedito di particolare crudezza. Trovato un ingente archivio di files video e fotografici, ma soprattutto un’associazione a delinquere operante sul deep web, ovvero i miliardi di pagine non indicizzati dai motori di ricerca ed invisibili, che inoltre garantisce il completo anonimato.

Oggetto dello scambio alcuni milioni di files, molti dei quali assolutamente inediti: si tratta del più grande archivio pedopornografìco mai rinvenuto nel corso di una investigazione in Italia. Su alcuni siti anonimi oltre a pubblicare e a scambiarsi materiale pedopornografico, gli indagati discorrevano: delle modalita attraverso le quali è possibile adescare i minori; delle sostanze stupefacenti da somministrare alle giovani vittime per evitare che si ribellassero o memorizzassero i soprusi subiti; alle violenze perpetrate; alla esaltazione del cosiddetto amore pedofilo. Le immagini ritraggono bambini nudi, violentati, torturati fino all’apparente uccisione dei bambini violentati. La struttura era gerarchica e piramidale. Decisiva l’infiltrazione di alcuni agenti della polizia. Tra gli indagati anche una donna siciliana che ha prodotto e pubblicato fotografie che la ritraggono mentre, vestita da suora compie atti sessuali con il proprio figlio di otto anni.

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