Roma, 9 giu. (LaPresse) – L’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino accusato di falsa testimonianza. Questa l’ accusa, come riportato da ‘La Stampa’, con cui è stato indagato dalla procura di Palermo Mancino nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta ‘trattativa’ tra istituzioni dello Stato e mafia. La posizione di Mancino, secondo quanto scrive il quotidiano ‘La Stampa’, sarebbe mutata dopo la sua deposizione come testimone al processo al generale Mario Mori il 24 febbraio scorso. In tribunale in quella occasione i pm Antonio Ingroia e Nino Di Matteo avevano detto che ‘qualche uomo delle istituzioni mente’. “I pm di Palermo ritengono che” l’ex ministro del Viminale Mancino, insediatosi nel 1992 a capo del dicastero, “sapesse della trattativa e che ora voglia coprire responsabilità proprie e altrui. Pure i loro colleghi di Caltanissetta, che hanno indagato per verificare eventuali influenze della trattativa sulle stragi, ritengono che Mancino sapesse, ma escludono vi siano stai reati”.
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