Lecce, 9 giu. (LaPresse) – Quello di Giovanni Vantaggiato “è stato un interrogatorio in cui ha confermato ciò che aveva già detto in sede di confessione, cioè che ha agito da solo”. Lo ha riferito Franco Orlando, l’avvocato di Vantaggiato, il 68enne di Copertino (Lecce), reo confesso dell’attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, in cui è morta la sedicenne Melissa Bassi e altre sue compagne sono rimaste ferite. Stamane si è svolta nel carcere di Lecce, dove si trova detenuto Vantaggiato, l’udienza di convalida del fermo, durata circa tre ore, davanti al gip Ines Casciaro, che si è riservata la decisione sia sulla convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, sia sull’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dai pm. Le decisioni del gip sono attese per questo pomeriggio.
E’ stato un interrogatorio che ha fornito qualche elemento in più rispetto alla volta precedente, forse anche sul fronte del movente, sinora rimasto particolarmente oscuro. Presente all’udienza per la convalida del fermo anche il pm di Brindisi Milto De Nozza e il legale difensore dell’imprenditore Franco Orlando. Vantaggiato è accusato di strage aggravata da finalità terroristiche nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato esplosivo alla scuola ‘Morvillo-Falcone. Nell’interrogatorio di stamane Vantaggiato avrebbe sottolineato la lontananza da motivazioni di carattere politico per il suo atto del 19 maggio scorso, parlando invece di una sua situazione di disperazione per motivi economici, in seguito a soldi persi, per truffe subite, e per problemi negli affari.
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