Genova, 3 mag. (LaPresse) – I finanzieri di Busalla, nel genovese, hanno individuato in aperta campagna, in località Vobbia, una discarica abusiva, localizzata nella parte interrata di un immobile in costruzione, sostanzialmente lo scheletro in cemento armato di un capannone, abbandonato da molto tempo. La ricognizione eseguita sul posto ha rivelato la presenza di una massa di rifiuti di vario genere, accatastati alla rinfusa, costituita, in particolare, da mucchi di lastre rotte di eternit, contenente, com’è noto, amianto, sostanza altamente tossica, per un totale di circa 3 metri cubi. Erano presenti inoltre anche calcinacci, provenienti dalla demolizione di fabbricati, e barre di alluminio anodizzato, nonché numerosi fusti, trovati in ordine sparso, contenenti diluente nitro, liquido altamente infiammabile e tossico, e parti di materia isolante, per lo più catrame da rivestimento. Se non fosse stata scoperta, la discarica avrebbe portato a un rilevante inquinamento dei terreni circostanti, considerando la possibile diluizione e penetrazione nel suolo delle sostanze tossiche, anche per effetto degli eventi atmosferici e per il probabile cedimento dei fusti metallici, già intaccati e corrosi dalla ruggine. L’area della discarica è stata messa in sicurezza e sottoposta a sequestro dai finanzieri. Il proprietario dell’immobile, rintracciato ed identificato, è stato denunciato alla procura della Repubblica di Genova, per aver costituito abusivamente la discarica di rifiuti pericolosi.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata