Caserta, 26 apr. (LaPresse) – Dopo l’arresto per associazione mafiosa di 44 affiliati del clan Belforte di Marcianise (Caserta), avvenuto il 24 aprile scorso, è in corso una nuova operazione della polizia di Stato contro la potente organizzazione camorrista. Infatti, personale della divisione polizia anticrimine-sezione accertamenti patrimoniali della questura di Caserta sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un imprenditore, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e gioco d’azzardo, ritenuto contiguo al clan. In particolare è stato disposto il sequestro di beni mobili ed immobili, unità abitative e locali commerciali, ubicati a Maddaloni (Caserta) e Mondragone (Caserta), quote societarie e rapporti bancari, per il valore di oltre 5 milioni di euro, intestati all’imprenditore ed ai suoi familiari, ma ritenuti riconducibili ad esponenti dei Belforte. Secondo le indagini l’imprenditore, che nel 2009 era stato arrestato per associazione mafiosa ma poi prosciolto dall’accusa, titolare di società di noleggio di videopoker ed apparecchiature di intrattenimento, grazie all’appoggio del clan aveva conquistato una posizione di monopolio nel settore in tutta l’area che rientrava sotto l’influenza criminale della potente organizzazione camorrista. In cambio l’uomo versava una parte dei guadagni al clan che gli assicurava il proprio intervento al fine di costringere i gestori di numerosi esercizi ricettivi dell’area a rivolgersi alle sue società per il nolo dei video-poker. L’esistenza dell’accordo è stata confermata anche dal collaboratore di giustizia Antonio Farina.

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