Reggio Calabria, 18 apr. (LaPresse) – Il Ros e il comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio gip del tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della direzione distrettuale antimafia, nei confronti di sette persone, quattro uomini e tre donne, appartenenti alla cosca Pesce della ‘ndrangheta, attiva nel territorio di Rosarno, responsabili a vario titolo di trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori con l’aggravante mafiosa. Cinque delle sette persone arrestate sono prestanome, a cui erano stati intestati beni e aziende per aggirare le misure patrimoniali della magistratura sulle proprietà della cosca. L’indagine ha permesso di sequestrare due aziende e beni per un milione e mezzo di euro. L’operazione, denominata ‘Califfo 2’, fa seguito alla prima operazione, ‘Califfo’, di febbraio, sempre della Dda di Reggio Calabria.

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