Roma, 13 apr. (LaPresse) – Risposte per i lavoratori ‘esodati’ e protesta contro “le misure inique” previste nella riforma delle pensioni, come quella relativa alle ricongiunzioni previdenziali. Queste le ragioni della manifestazione nazionale ‘Basta promesse’, indetta oggi da Cgil, Cisl, Uil e Ugl a Roma. Il corteo prenderà il via da piazza della Repubblica, alle 9.30, e si snoderà lungo le vie del centro della capitale per concludersi a piazza Santi Apostoli, dove sono previsti gli interventi dal palco dei quattro segretari generali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella. Una protesta che si inserisce in un clima da ‘ferri corti’ tra l’esecutivo e i sindacati dopo le cifre sugli ‘esodati’ comunicate ieri dal ministero del Lavoro. Per la titolare del dicastero di via Veneto, Elsa Fornero, coloro che rischiano di rimanere senza pensione e senza stipendio per l’allungarsi dell’età pensionabile sono 65mila e non sono perciò necessarie risorse aggiuntive a quelle già previste nel decreto ‘salva-Italia’. Conti che non tornano alla Cgil: il sindacato di corso d’Italia li ha definiti ‘dati sballati’, relativi solo a una tipologia di una platea più ampia, e ha sottolineato che “il governo scherza con il fuoco”. “Il dubbio – ha proseguito la Cgil – è che con queste cifre si voglia nascondere la vera entità del fenomeno e non si voglia risolvere il problema” e non “ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata