Caserta, 10 apr. (LaPresse) – C’è anche il figlio maggiore di Francesco Schiavone, ‘Sandokan’, tra gli otto arrestati a Casal di Principe, in provincia di Caserta, dove dalle prime ore dell’alba è in corso una maxi operazione anticamorra. I fermati sono ritenuti responsabili a vario titolo dell’omicidio di Antonino Salzillo e Clemente Prisco, uccisi il 6 marzo 2009 a Cancello ed Arnone, nel casertano. Secondo i carabinieri, che hanno condotto le indagini, il movente sarebbe da ricercarsi nella riaffermazione della leadership del clan Schiavone sul territorio. Una delle due vittime, Antonio Salzillo, era il nipote dell’ex capo dei Casalesi, Antonio Bardellino, ucciso in Brasile nel 1988. Dopo anni lontano dall’Italia, Salzillo era tornato nel casertano senza il ‘permesso’ dei vertici del clan e aveva iniziato a gestire un’attività di vendita di vetture usate. Secondo i militari l’uomo aveva anche “disprezzato” l’uomo simbolo dei casalesi, ‘Sandokan’, firmando con quel gesto la sua condanna a morte.

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