Roma, 9 apr. (LaPresse) – “In tutti i Vangeli, le donne hanno un grande spazio nei racconti delle apparizioni di Gesù risorto, come del resto è anche in quelli della passione e della morte di Gesù. A quei tempi, in Israele, la testimonianza delle donne non poteva avere valore ufficiale, giuridico, ma le donne hanno vissuto un’esperienza di legame speciale con il Signore, che è fondamentale per la vita concreta della comunità cristiana, e questo sempre, in ogni epoca, non solo all’inizio del cammino della Chiesa”. Lo ha detto papa Benedetto XVI nell’introdurre la preghiera mariana del Regina Coeli nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, gremito di fedeli.

“Modello sublime ed esemplare di questo rapporto con Gesù – ha detto il Santo Padre – in modo particolare nel suo Mistero pasquale, è naturalmente Maria, la Madre del Signore. Proprio attraverso l’esperienza trasformante della Pasqua del suo Figlio, la Vergine Maria diventa anche Madre della Chiesa, cioè di ognuno dei credenti e dell’intera loro comunità”.

Benedetto XVI ha poi ricordato alla comunità cristiana che il giorni di Pasquetta non è soltanto “una giornata di vacanza, in cui fare una passeggiata in mezzo alla natura, oppure andare a visitare parenti un po’ lontani per ritrovarsi insieme in famiglia”, ma l’occasione per riflettere sulla “Risurrezione di Gesù, il mistero decisivo della nostra fede”.

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