Torino, 29 mar. (LaPresse) – E’accusato di avere ucciso la moglie buttandola giù dalla finestra del terzo piano della casa, in cui vivevano insieme a Torino. Per questo motivo è stato arrestato dalla squadra mobile della polizia G.M. du 50 anni, il marito di A.G., 44 anni, la vittima. Quando gli agenti della squadra mobile, poco dopo che la donna era morta, sono arrivati in casa per chiedergli spiegazioni, l’uomo era sulla poltrona intento a guardare la televisione. “Non mi sono accorto di nulla”, ha detto. In realtà, erano ancora ben visibili nella stanza le tracce della colluttazione proprio vicino alla finestra: tende staccate, come se la donna si fosse aggrappata per non precipitare, segni sul muro e sui mobili. Anche alcuni vicini hanno detto ai poliziotti: “L’ha buttata giù”. L’uomo, disoccupato, alcolista, era violento. La moglie, anche lei disoccupata, due figli maggiorenni avuti da una relazione precedente che non vivono con lei, lo aveva denunciato in passato per i suoi maltrattamenti. Le liti e le grida, a quanto ricostruito dagli investigatori, erano all’ordine del giorno. All’uomo era stato ordinato l’allontanamento dalla casa coniugale per otto mesi. La coppia si era separata. Ma la donna, terminato quel periodo, un anno fa circa si era lasciata convincere dall’uomo a ricominciare la relazione. Lo aveva riaccettato con lei in casa. Lui continuava a bere, e le liti, seguite dalle botte, erano ricominciate da subito. La vittima però non lo aveva più denunciato.

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