Barletta-Andria-Trani, 2 gen. (LaPresse) – Una decina di persone sono indagate per omicidio colposo dalla procura della Repubblica di Trani nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo il decesso nel carcere di Trani di Gregorio Durante. Il detenuto 34enne è morto in circostanze in corso di accertamento la notte di capodanno, in cella. “Oltre ai sanitari del carcere e a due medici dell’ospedale di Bisceglie – spiega Francesco Fasano, l’avvocato della famiglia di Durante – è indagato anche il direttore del carcere, con l’ipotesi di concorso in omicidio colposo”. Domani intanto sarà effettuata l’autopsia del 34enne. “Attendo il risultato dell’esame autoptico – dice il legale – ma già ora ipotizzo personalmente una responsabilità dell’amministrazione penitenziaria. Durante si trovava in carcere, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Ciò che è accaduto è terribile e indegno”.
Il detenuto soffriva dei postumi di una encefalite che l’aveva colpito nel passato. “Si trovava in carcere – dice l’avvocato – nonostante la sua situazione di salute e nonostante avessimo presentato due istanze di sospensione della pena, il 4 dicembre e il 30 dicembre. E’ stato sottovalutato il caso del detenuto e ne è derivata la morte. Gregorio Durante era anche stato accusato di aver simulato di essere malato. Qualcuno in ambiente sanitario ha fatto riferimento nella documentazione a una ipotesi di ‘simulazione’. Ma il nostro consulente di parte Luigi Specchio aveva recentemente visitato Gregorio e aveva indicato che Durante era in pericolo di vita”.
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