Palermo, 30 set. (LaPresse) – Spacciavano hashish e cocaina in prossimità delle scuole e nei principali luoghi di aggregazione giovanile, ma grazie alle intercettazioni ambientali e telefoniche e agli appostamenti dei carabinieri sono stati arrestati. A finire in manette all’alba di questa mattina sei uomini tra i 25 e i 35 anni, cinque dei quali di Bagheria, in provincia di Palermo, e uno residente nel capoluogo siciliano. L’operazione, chiamata ‘Green park’, è l’epilogo di un’articolata attività investigativa sviluppata nel 2010 dai militari, che aveva già portato all’arresto in flagranza di reato di sette persone, alla segnalazione di 300 assuntori di droga abituali e e al sequestro complessivo di 200 grammi di cocaina e di 1,5 chili di hashish. A dare il via alle indagini erano state le segnalazioni di alcuni genitori, preoccupati dal diffondersi dello spaccio vicino ad alcuni istituti superiori.
Grossista dello smercio era un 26enne, presso il quale si rifornivano, per la successiva vendita al dettaglio, gli spacciatori bagheresi colpiti dai provvedimenti cautelari. In particolare, la droga veniva confezionata da L.G., 19 anni, e venduta in dosi al prezzo di 10 euro per l’hashish e 50 per la cocaina da altri quattro soggetti tra i 25 e i 35 anni, che si vantavano del grande numero di clienti. Questi prezzi, comunque, garantivano agli spacciatori utili stimati nel 300%. Inoltre, i pushers utilizzavano parenti incensurati per la custodia e il trasporto degli stupefacenti. Tra questi anche una donna, convivente di uno spacciatore bagherese che è stata sorpresa con 15 grammi di cocaina, suddivisa in dosi da mezzo grammo, occultata nelle parti intime.
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