Torino, 24 lug. (LaPresse) – Oltre cento ex alpini No Tav, tutti con il cappello in testa, hanno tenuto un presidio-comizio davanti al cantiere di Chiomonte, sulla strada dell’Avanà. Schierati davanti al cancello di ferro che blocca l’accesso all’area sorvegliata dalle forze dell’ordine, hanno appeso un tricolore sulle reti. “Il cappello che portiamo – ha detto accolto dagli applausi di migliaia di No Tav che stazionano nell’area Alberto Veggio, ex artigliere alpino della scuola ufficiale Vipiteno, No Tav di Condove – non appartiene all’Ana (Associazione nazionale alpini, ndr), che ha protestato contro la nostra iniziativa – ma appartiene all’alpino e io ho diritto di portarlo. Per noi la penna nera è essere impegnati da 10 anni a difendere il territorio al contrario di chi guadagna denaro per presidiare”. “Gli alpini dentro al cantiere – ha aggiunto – non hanno lo spirito alpino. Sono loro che lo infangano. Noi siamo gli alpini, non loro. Noi abbiamo medici e alpini No Tav, rappresentiamo tutte le categorie della società. La valle intera è contro la Tav. Non siamo quattro gatti nè tre black bloc come dicono”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata