Chiomonte (Torino), 22 lug. (LaPresse) – L’attacco alle reti che delimitano il cantiere della Tav a Chiomonte è iniziato, come preannunciato da giorni sui siti degli attivisti contrari alla grande opera, intorno alle 22.30. Dal lato del cantiere verso i boschi di Giaglione un gruppo di circa 100 ‘No Tav’ ha lanciato alcune pietre contro le forze dell’ordine e sono stati appiccati due fuochi a sud-ovest e a sud-est dell’area. Sono circa 600 gli agenti tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e alpini che stanno presidiando l’area di circa 36mila metri quadrati. Anche all’imbocco della strada dell’Avanà, dove da settimane è stato allestito un campeggio presidio dei ‘No Tav’, si sono radunati circa 200 manifestanti. Da parte degli agenti delle forze dell’ordine sono stati tirati alcuni lacrimogeni.

I ‘No Tav’ hanno reagito puntando dei laser verdi contro gli agenti, che a loro volta hanno risposto con il getto di idranti e altri lacrimogeni. Intanto all’inizio della strada dell’Avanà, la via che conduce al piazzale dell’ecomuseo, il punto più alto dell’area del cantiere, circa 200 ‘No Tav’ stanno battendo bastoni e ferraglie contro le reti. Un gruppo di circa 50 attivisti ha iniziato a percorrere i sentieri lungo la montagna per cercare, arginando le barricate delle forze dell’ordine, di entrare nell’area off limits scendendo lungo i campi e le vigne a terrazza di proprietà privata, che arrivano alla Maddalena.

E’ stata chiusa al traffico l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia a causa delle tensioni tra No Tav e forze dell’ordine al cantiere di Chiomonte. “Le ragioni sono di sicurezza per i viaggiatori” spiega la Questura.

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