La Procura ha aperto un'inchiesta: i ricoveri segnalati come "agente non specificato"

Tra il novembre dello scorso anno e gennaio 2020 furono segnalate 110 polmoniti "sospette" all'ospedale di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo. La Procura del capoluogo bergamasco ha aperto una inchiesta. I dati sono stati resi noti oggi nei documenti che Ats Bergamo e Asst Bergamo Est hanno fornito al consigliere lombardo di Azione, Niccolò Carretta, che ha richiesto l'accesso agli atti relativi all'ospedale 'Pesenti Fenaroli' di Alzano Lombardo. Numeri che mostrano l'impennata di polmoniti "sconosciute" già lo scorso dicembre.

Secondo quanto emerso, prima dei due pazienti scoperti ad Alzano, c'erano stati molti ricoveri con diagnosi in codice 486: "polmonite, agente non specificato". Centodieci tra novembre e il 23 febbraio, giorno in cui al conto si è aggiunta la voce "polmonite da Sars-coronavirus associato". Una crescita importante: dalle 18 di novembre si passa alle 40 di dicembre, più del doppio. E a gennaio se ne aggiungono altre 52. Da marzo in poi i casi si moltiplicano in modo esponenziale.

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