Il ministro della Salute: "Proseguiamo per fasce anagrafiche, facciamo un ulteriore passo in avanti"

“Con il confronto svolto nelle ultime ore con la nostra comunità scientifica, voglio annunciare al Parlamento che facciamo un ulteriore passo in avanti. La scelta è quella di proseguire per fasce anagrafiche e dal primo dicembre, nel nostro Paese, saranno chiamati alla dose aggiuntiva di richiamo anche le fasce generazionali di chi ha tra i 40 e i 60 anni“. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo al Question Time alla Camera.

Camera dei Deputati - Question time
Camera dei Deputati – Question time

“Facciamo un ulteriore passo in avanti perché riteniamo che la terza dose sia un tassello essenziale della nostra strategia di contrasto al Covid“, ha aggiunto Speranza. “Consideriamo la somministrazione della terza dose assolutamente strategica per il prosieguo della campagna vaccinale. I numeri dell’Italia oggi sono molto positivi e importanti. A stamattina alle 7 siamo all’86,62% di persone che hanno avuto la prima dose e all’83,77% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Dobbiamo insistere, ogni vaccino in più ci consente di avere uno scudo più forte rispetto alle prossime settimane. A stamattina il booster è stato offerto a 2.409.596 persone, nella giornata di oggi supereremo 2,5 milioni di persone”. 

“La mia personale opinione è che più il Paese riuscirà a rafforzarsi nell’accelerazione della somministrazione della terza dose, più saremo in grado di gestire una coda dell’autunno e un inverno che sono ancora una sfida aperta e non semplice da gestire”, ha precisato il ministro.

Sul Green Pass, Speranza ha sottolineato: “Il Green Pass consente di rendere più sicuri luoghi i dove si applica ed è un incentivo alla campagna di vaccinazione“. Per quanto riguarda la revoca temporanea del Green Pass per chi è accertato positivo “siamo in fase di sviluppo. Ma resta evidente che chi è positivo è sempre soggetto all’obbligo di legge dell’isolamento fiduciario e non può usare il Green Pass”. 

In merito alla durata del Green Pass per i guariti, “il governo intende dare seguito all’impegno di all’approfondimento con gli organi scientifici per poter acclarare con gli studi più recenti se valutare diversamente la durata del certificato verde per i guariti“.

Il governo continuerà a lavorare convintamente mettendo la campagna vaccinale al centro della strategia anti-Covid. La norma che ha consentito l’estensione della validità del green pass da 9 a 12 mesi è stata il frutto di una precisa e univoca volontà parlamentare. Questa valutazione potrà essere rivista”, perché “il monitoraggio dei dati è continuo” e “i dati raccolti consentono di capire e di intervenire”, ha quindi precisato Speranza.

“In merito al piano pandemico antinfluenzale del 2006, non è stato aggiornato per 180 mesi in cui si sono alternati sette governi. Quello che non è stato fatto in anni è stato fatto in pochi mesi nel corso del mio mandato e in questa legge di bilancio ci sono risorse importanti per la sua realizzazione “, ha proseguito il ministro. “Penso che il Paese abbia retto. Dico per l’ennesima volta che il Parlamento nella sua autonomia potrà scegliere strumenti idonei e chiunque ha avuto delle responsabilità dovrà rispondere delle proprie azioni ma su questi temi non dobbiamo dividerci. Il Paese viene prima delle bandiere di partito“.

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