Si riflette dopo il caos in casa Lazio positivi per il laboratorio della Uefa ma negativi per il quello dei biancocelesti

Un laboratorio unico dove processare tutti i tamponi dei calciatori di Serie A. E' questo l'orientamento emerso dal Consiglio della Lega Serie A riunitosi oggi in videoconferenza per affrontare il caso spinoso che ha visto protagonisti diversi giocatori della Lazio, positivi per il laboratorio dell'UEFA Synlab ma negativi o debolmente positivi per quello utilizzato dal club biancoceleste. La volontà dei club di Serie A è quella di evitare ogni rischio per tutto il sistema calcio, fra l'altro in un momento delicato in cui l'attenzione per i contagi è altissima in tutto il paese. La Lega Serie A, con il supporto della Federazione Medico Sportiva Italiana e del suo Presidente Maurizio Casasco, pertanto, per tutelare la salute dei tesserati e garantire la prosecuzione delle competizioni, studierà, nei prossimi giorni, anche le modalità per implementare ulteriormente il protocollo medico, sulla base di quello già predisposto da FIGC e CTS.

"Con il presidente Dal Pino e siamo allineati sul bisogno di cambiare il sistema del massimo campionato, che ha necessità e possibilità diverse rispetto agli altri", ha detto in una intervista alla 'Gazzetta dello Sport', Maurizio Casasco, presidente della Fmsi, la federazione dei medici sportivi. "Del resto se lo Stato ha fatto Dpcm sempre più stringenti, lo deve fare anche il calcio, che vive nella società. Non possiamo non accorgerci di essere nel bel mezzo di una pandemia", ha aggiunto. Nel frattempo in casa Lazio si attende per domani mattina l'esito dei tamponi effettuati questa mattina a tutto il gruppo squadra. Per evitare ogni problema con il protocollo, anche oggi Ciro Immobile non ha preso parte all'allenamento, così come gli altri indisponibili Strakosha, Lazzari, Leiva, Escalante, Vavro e come Djavan Anderson. Assente anche Luis Alberto negativo e dunque abile per la sfida contro la Juventus, ma impegnato nei test fisici di rito. 

Nel frattempo, altri tre casi di positività eccellenti scuotono il calcio italiano. Il primo è quello del commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, risultato positivo nell'ambito dei controlli periodici effettuati dalla FIGC per i componenti degli staff tecnici delle Nazionali in vista dei prossimi impegni nelle competizioni UEFA. Il commissario tecnico è del tutto asintomatico e nel rispetto delle disposizioni vigenti si è posto in isolamento fiduciario presso la propria abitazione a Roma. Mancini – protagonista nelle scorse settimane di una polemica social sul Covid – potrà aggregarsi al raduno della Nazionale a Coverciano una volta completato il percorso previsto dalle norme e dai protocolli Uefa Return to play e FIGC. In panchina nella gare di marzo potrebbe andare il suo vice Chicco Evani. Positivi anche l'attaccante della Roma Edin Dzeko e della Fiorentina Jose Maria Callejon, che salteranno pertanto le rispettive partite contro Genoa e Parma. "Fortunatamente non ho sintomi particolari", ha scritto su Instagram Dzeko. Anche Callejon è asintomatico.

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