Quello che si è appena concluso è stato un weekend ricco di polemiche per la Serie A. L’ottava giornata di campionato è stata segnata da litigi – quello tra Lautaro e Conte su tutti – e da contestazioni arbitrali, da Napoli a Bologna passando per il big match di domenica tra Lazio-Juventus. Non sarà il campionato più ‘tecnico’ del mondo, ma a livello di emozioni la Serie A non è seconda a nessuno.
La lite Lautaro-Conte: cosa è successo
Al Maradona il Napoli batte l’Inter e si riprende la testa della classifica ma, più del rigore con infortunio di De Bruyne e più del gran gol di McTominay, è stata la lite tra Lautaro Martinez ed Antonio Conte a incollare tifosi e appassionati agli schermi. Minuto ’61, Dumfries cade a terra dopo un contatto con Olivera e il tecnico del Napoli lo invita senza mezzi termini a rialzarsi in fretta. Si accede un parapiglia tra giocatori nerazzurri e panchina partenopea, ma è Lautaro Martinez il più indiavolato: il capitano dell’Inter si rivolge a Conte, intimandogli di fare silenzio. Immediata la risposta dell’allenatore, che da lontano e a brutto muso prova a rimettere ‘al suo posto’ il calciatore argentino. A questo punto arriva il repentino scambio di ‘battute’: “Cagòn“, urla Lautaro a Conte, mimando l’inequivocabile gesto della paura con la mano, “Sto c….” gli risponde stizzito l’allenatore del Napoli, con il suo classico ghigno a denti stretti. “Cose che possono succedere” ha poi chiosato Conte a fine partita, ma in molti ricordano le vecchie ruggini tra i due quando entrambi difendevano i colori dell’Inter.


Il rigore in Napoli-Inter fa infuriare i nerazzurri
Gli insulti tra Conte e Lautaro non sono state le sole scintille della serata del Maradona. Il rigore con il quale il Napoli è passato in vantaggio, infatti, è stato al centro delle polemiche durante il match e soprattutto nel post partita. “Il Napoli ha legittimato la vittoria ma l’episodio del rigore è stato determinante ed è nato da una valutazione dell’assistente” ha detto a fine partita Beppe Marotta, presidente dell’Inter. “L’arbitro non aveva fischiato, meglio di lui non ci poteva essere nessuno. Se dopo 5-10” interviene l’assistente e si dà rigore questa dinamica avrebbe richiesto l’intervento del Var che non poteva intervenire ma le immagini avrebbero dato molta chiarezza. Sto facendo una valutazione di quanto avvenuto in campo, tenendo conto delle riflessioni fatte da Rocchi. Dobbiamo cercare chiarezza e capire cosa vuol dire ‘rigorino‘. La vittoria del Napoli è scaturita da questo episodio che ha cambiato la testa dei giocatori. Io sono per la centralità dell’arbitro. Se interviene un assistente in un’ottica ridotta un arbitro non può farsi condizionare così facilmente”, ha aggiunto. “Quel rigore ha creato amarezza e arrabbiatura, il condizionamento c’è stato. Il Napoli avrebbe potuto vincere lo stesso, ma mi riferisco alla cronologia della partita e alla decisione presa dall’arbitro”, ha concluso.
La Lazio reclama un rosso, la Juve un rigore
Nella serata dello Stadio Olimpico, protagonista assoluto è stato Toma Basic, ex fuori rosa della Lazio che con il suo sinistro da fuori area ha regalato un’insperata vittoria ai tifosi biancocelesti contro la Juventus. Sotto i riflettori, però, è finito anche il signor Andrea Colombo, arbitro della partita. La Lazio lamenta la mancata espulsione al 55′ dello juventino McKennie – che il direttore di gara non ha voluto ammonire per la seconda volta, dopo un’evidente fallo su Guendouzi lanciato nella metà campo bianconera. La Juve, invece, cinque minuti più tardi ha chiesto a gran voce un rigore per un fallo di Mario Gila su Francisco Conceicao.
La Fiorentina salvata da due rigori, il Bologna non ci sta
A Firenze prosegue la crisi ‘viola’ della Fiorentina, ancora a digiuno di vittorie in campionato e protagonista della peggior partenza di sempre della propria storia. Anche col Bologna, la partenza è drammatica: sotto 0-2, gli uomini di Pioli hanno iniziato a vedere i fantasmi del fondo della classifica. Due rigori, però, hanno permesso alla Fiore di riprendere ossigeno e di chiudere la partita sul 2-2. Due rigori che, però, non sono per nulla piaciuti al Bologna e all’ad Claudio Fenucci. “C’è stata per prima cosa una grande prestazione della squadra, che stava dominando la partite. Non mi sono piaciuti gli episodi e io voglio essere utile al sistema. Abbiamo cercato di codificare gli interventi tra Var e campo e non capisco perché su alcuni episodi il Var non intervenga e in altri sì. Se abbiamo accettato di codificare alcuni falli servirebbe un intervento quando ci sono. Poi c’è stata la seconda ammonizione di Holm ed è stata una partita diversa. E’ stata comunque una grande prestazione. Anche sul primo rigore fischiato c’è stato un fallo di mano di Kean“.
Milan-Pisa e i dubbi sui gol
La giornata si era aperta con il testacoda Milan-Pisa, partita che i nerazzurri sono riusciti ad accendere grazie a una prestazione di alto livello. Anche a San Siro, però, a farla da padrone è stato il discorso arbitrale. Su tutti e 4 i gol che hanno segnato il 2-2 finale, infatti, pesano ombre. Il primo gol di Leao, sembra viziato da un fuorigioco attivo di Pavlovic, che prova a intervenire sul pallone prima che entri in porta. I rossoneri hanno poi sollevato contestazioni sul fallo di mano di De Winter, che ha portato al rigore realizzato da Juan Cuadrado – anche se qui i dubbi sembrano essere pochi. Più contestati gli ultimi due gol del match: il pisano Nzola si trova la strada spianta di fronte a Maignan dopo un possibile fallo di Moreo sul milanista Gabbia, episodio che non è stato revisionato dall’arbitro Zufferli al Var. Identiche polemiche sulla rete del pareggio allo scadere del Milan: sul tiro di Athekame, ci sono almeno due milanisti in fuorigioco che ostacolano la visuale di Semper, portiere del Pisa. Revisionato l’episodio, la posizione dei milanisti non è stata ritenuta attiva e quindi il contestatissimo gol è stato convalidato.
La classifica dopo l’8ᵃ giornata
- Napoli 18
- Roma 18
- Milan 17
- Inter 15
- Bologna 14
- Como 13
- Juventus 12
- Udinese 12
- Atalanta 12
- Cremonese 11
- Torino 11
- Lazio 11
- Sassuolo 10
- Cagliari 9
- Parma 7
- Lecce 6
- Verona 5
- Pisa 4
- Fiorentina 4
- Genoa 3

